Venerdì 29 marzo abbiamo costruito una capanna vivente nei giardini pubblici, davanti alla nostra scuola. Con noi c’era la nostra esperta Dorothée che ci ha insegnato passo per passo come dovevamo procedere. Abbiamo lavorato in piccoli gruppi. Per prima cosa abbiamo scavato un cerchio nel terreno, avendo cura di togliere i sassi che via via trovavamo. Abbiamo annaffiato bene la circonferenza e poi l’abbiamo ricoperta con la terra. Di seguito abbiamo separato i rami di salcio: li abbiamo classificati secondo quattro lunghezze, dal più grande al più piccolo. Abbiamo tagliato la base dai rami in senso obliquo, per poterli piantare con maggiore facilità e per far crescere meglio le radici. Dopo abbiamo iniziato a piantare e intrecciare i rami nella forma che avevamo preparato. Intrecciare i rami è stato piuttosto difficile; occorreva concentrazione e abilità. Ad ogni incrocio bisognava fare un nodo (per legare si usa un ramo piccolo). Quando abbiamo finito l’intreccio, abbiamo legato insieme tutti i rami per chiudere la parte superiore. Naturalmente abbiamo lasciato lo spazio per entrare. Abbiamo nuovamente annaffiato, perché presto nasceranno le radici e le foglie. Siccome la capanna ha bisogno di molta umidità faremo la pacciamatura e l’annaffieremo periodicamente. Ci siamo divertiti e non vediamo l’ora di giocare tra le foglie della capanna vivente.


























