Venerdì 15 novembre Marco e Lorenzo Bracci, due agricoltori delle nostre parti sono venuti a scuola per parlarci dell’olivo.
Nel nostro territorio ci sono tre tipi di olivo: leccino, moraiolo e frantoio/fiorentino. Il leccino è quello preferito dalle persone e..dalle mosche! La mosca è infatti il parassita più temuto dagli olivi; depone le uova sull’oliva, la larva si nutre dell’oliva e ci entra dentro. Quest’anno a causa del protrarsi della stagione calda si sono avute due generazioni di mosche. Molti agricoltori non hanno potuto raccogliere le olive. Per risolvere questo problema ci sono vari metodi:
- piantare un fico ogni 25/30 olivi, perché la mosca è attirata da una sostanza appiccicosa che sta sotto i fichi;
- mettere la caolina sulla pianta per camuffare l’olivo così la mosca non lo riconosce;
- dare rame e calce, che tengono lontane le mosche;
- usare pesticidi, sostanze chimiche che uccidono la mosca, ma anche il suo antagonista e altri insetti.; è un metodo dannoso.
E’ preferibile un metodo naturale, biologico.
Esiste anche la cimice asiatica, un parassita ancora poco diffuso da noi. L’olivo è una pianta molto delicata. Come dicono dalle nostre parti “Se te dai a lei, lei dà a te”.
La resa delle olive è la quantità di olio ottenuto da un chilo di olive.
Marco e Lorenzo hanno controllato le olive che abbiamo raccolto nel giardino della nostra scuola. Quasi tutte erano bacate: si vedevano le larve e perfino una mosca! Per questo motivo purtroppo non potremo fare il nostro olio.
Gli esperti hanno parlato in modo chiaro e comprensibile e hanno risposto gentilmente a tutte le nostre domande. Alla fine della lezione si sono meritati un bell’applauso! Lorenzo e Marco amano il loro lavoro e il loro territorio.





