Giovedì 10 ottobre siamo andati nel giardino della scuola e nell’aula verde, a osservare la collina davanti alla scuola. La vegetazione più estesa è la piantagione degli olivi. Abbiamo parlato degli ulivi in modi diversi: attraverso la letteratura, la scienza, con le fonti storiche… e osservando il panorama. Gli olivi si piantano in collina, nei terrazzamenti sostenuti da un muro a secco. Tempo fa crescevano spontanei. L’ ulivo è un sempreverde, che se non si pota arriva a un’altezza massima di 7-8 metri. Ha un parassita: la Mosca Olearia. L’ulivo ha il tronco bozzoloso, le radici lunghe e le foglie lanceolate e ruvide che si rinnovano ogni 3 anni. Dalle olive si ricava olio prodotto molto prezioso chiamato anche oro verde. Viene utilizzato per la preparazione di cibi, creme, profumi, e per le lampade a olio. Una volta il mezzadro, il contadino, lavorava nei campi per raccogliere le olive; quando faceva l’olio, metà lo dava al padrone metà lo teneva per sé. Molto tempo fa sono stati ritrovati dei noccioli d’olivo fossilizzati, da questi non è stato possibile ricavare se appartenevano a un olivo spontaneo o coltivato. Alberto Angela, in un museo, vide una bottiglia con un liquido risalente al 79 d.C. e decise di non buttarla ma studiarla: scoprì che era olio, l’olio più antico del mondo. Più l’olivo è in alto più si dice che l’olio è più buono e saporito. In Grecia ci sono molti olivi e per questo è citato nell’Odissea, ma anche nella Divina Commedia. L’olivo è molto sviluppato in Toscana e in altre regioni italiane, cresce pure nelle zone di mare. L’olivo è segno di pace, è pure raffigurato nello stemma della Repubblica italiana. Dopo aver preso gli appunti siamo tornati in classe e abbiamo scritto delle domande sull’argomento (Cosa vorrei sapere dell’olivo?). Il giorno dopo le abbiamo lette e ne abbiamo discusso. Durante questi giorni continueremo a parlarne…
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